martedì 24 settembre 2013

40 +1... Ma chi l'ha detto che i secondi nascono prima?

Manco dal blog da una vita ma dire di non aver avuto neanche cinque minuti per me è riduttivo... Senza contare il fatto che quando sono riuscita a stare cinque minuti in pace mi so abbioccata da qualche parte... Comunque "la pancia è scaduta" anche se noi dal canto nostro stiamo benone ma sembra che il fatto che Annalisa non si decida a uscire dalla pancia sconvolga i più. Ormai sono abituata ai commenti, di qualsiasi genere, ne ho scritto in abbondanza anche sul blog, ci sono i commenti dei primi mesi, quelli degli ultimi, quelli sull'allattamento e sul sonno, che dire: sui figli degli altri sono tutti dei gran luminari. Per cui stavolta sono decisa a lasciarmi scivolare addosso ogni cosa e a godermi di più tutto, senza "troppe" ma soprattutto "inutili" preoccupazioni, ci riuscirò? Per adesso gli ormoni mi tengono in UP, quando sarò nella fase DOWN probabilmente canterò ben altre canzoni ma adesso non ci penso e mi godo questi ultimi giorni di pancia (che tanto lo so che per quanto più faticosa della prima mi mancherà anche lei :D).
Ma parliamo di cose serie, quest'estate è stata caratterizzata da un grande amore e da una nuova consapevolezza, il grande amore per la PiccolaPeste con cui ho passato momenti idilliaci di complicità madre-figlia che mi hanno fatto capire che, veramente, l'amore per un figlio è unico e ineguagliabile e soprattutto indivisibile, adesso sono più che mai convinta che questa nuova Peste non potrà scalfire in nessun modo questo amore ma casomai ne creerà uno nuovo e unico un po' alla volta. E la consapevolezza beh... la consapevolezza che la mia piccolina è cresciuta tantissimo e che continua ogni giorno a crescere e a stupirmi con la sua "maturità" e con la sua "saggezza" e infinità sensibilità, lo so che sembrano parolone affiancate ad una bimba di nemmeno 4 anni ma è così; ogni giorno che passa ho come l'impressione che non sono io ad insegnare le cose a lei ma è lei che insegna a me la bellezza della vita e delle piccole grandi scoperte quotidiane. Forse è proprio questa la magia di essere un genitore riscoprire la vita attraverso gli occhi di un figlio.